mercoledì 8 aprile 2009

UN PONTE X LO STRETTO INDISPENSABILE AL FUTURO DELL'ABRUZZO!

Proviamo a lanciare una campagna di sensibilizzazione:

UN PONTE X LO STRETTO INDISPENSABILE AL FUTURO DELL'ABRUZZO!

CHIEDIAMO DI DESTINARE I FINANZIAMENTI PER IL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA ALLA RICOSTRUZIONE DI CASE, OSPEDALI, SCUOLE, ASILI, OPERE D'ARTE, DISTRUTTI DAL TERREMOTO.

Il ponte sullo stretto di Messina può tranquillamente aspettare, non è una priorità, ci sembra più un "inno architettonico" alla vanità del cavaliere.

In Abruzzo per questa tragedia pretendiamo una priorità economica, sociale e culturale.

Non stiamo parlando forse della peggiore tragedia di questo millennio?

Il ponte sullo stretto non è una priorità! La dignità e il diritto al futuro della nostra gente è una priorità che non è sindacabile!

martedì 7 aprile 2009

Ipocrisia e censura di stato


Nel maggio scorso il terremoto che sconvolse la provincia cinese del Sichuan era stato preceduto da alcuni avvertimenti di autorevoli geologi-sismologi locali, che le autorita` avevano ignorato e poi cancellato dai siti Internet.
In Cina vi furono polemiche, puntualmente soffocate dalla censura di Stato. All’interno di una tragedia ben piu` grande (70.000 vittime accertate) questo scandalo degli avvertimenti censurati fu “catalogato” da noi occidentali tra i tipici misfatti di un regime autoritario, abituato a censurare l’informazione.
Federico Rampini

Fonte:
http://rampini.blogautore.repubblica.it/
Link: http://rampini.blogautore.repubblica.it/2009/04/06/abruzzo-come-il-sichuan/
ps
Quelle parole di PERTINI...
"E se vi è qualcuno che ha ostacolato io chiedo: è in carcere, come dovrebbe essere?"

lunedì 6 aprile 2009

Caro Abruzzo, troppi allarmi non ascoltati, questa è una tragedia annunciata


La frazione dell'Aquila quasi rasa al suolo: si temono 50 morti su 400 abitanti.

Tra i corpi quelli di due fidanzati in fuga d'amore. Si scava dove si sentono voci. Una fila di bare davanti alle macerie il piccolo borgo di Onna non c'è più. (GIUSEPPE CAPORALE)

ONNA (L'Aquila) - E' l'odore del terremoto. Quel terribile velo di polvere che stagna nell'aria e avvolge tutto. Qui ad Onna non riesce a coprire lo scenario apocalittico della piccola frazione del Comune dell'Aquila uscita come da un bombardamento. Onna non c'è più. E' una unica distesa di macerie, tra le quali non si riescono quasi a distinguere le linee dei vicoli del paese, e di macchine coperte di fango.

La stima nessuno vuole dirla quasi a non volerla rendere ufficiale, ma in troppi pensano che dei quattrocento abitanti cinquanta siano morti. Anche i soccorritori, a tratti, sembrano gettare la spugna: si scava soprattutto dove si sentono voci da sotto le macerie o dove si pensa di poter trovare qualcuno ancora vivo.
Al confine del borgo, su un prato tra due cavalli che brucano, la fila di dieci bare circondate da parenti che quasi non piangono più, per i loro morti allineati nella improvvisata camera ardente e per quelli che temono seppelliti per sempre sotto le montagne di macerie che fanno da sfondo. Attoniti, davanti ai corpi di due fidanzati, i parenti che hanno perso due giovani e - insieme - hanno scoperto la loro fuga d'amore. Erano scappati a Onna di nascosto dai genitori, sono morti insieme. E insieme sono morti altri due ragazzi di 18 e 16 anni, figli di Giustino Parisse, giornalista del "Centro" di Pescara.

In ginocchio, davanti al paese crollato, la presidente della Provincia Stefania Pezzopane che si è appena lasciata alle spalle le macerie della sua casa dell'Aquila. Cerca di consolare tutti e ripete: "Troppi allarmi non ascoltati, questa è una tragedia annunciata"

La Repubblica (6 aprile 2009)

venerdì 3 aprile 2009

Il nuovo PD: Debora Serracchiani, 38 anni

Debora Serracchiani, 38 anni, brava, onesta e sincera, candidata del PD al Parlamento europeo.

Consigliamo vivamente a tutti di ascoltare il suo intervento (VIDEO)