ANTONIO GRAMSCI, 11/02/1917
Ci hanno insegnato che nella vita bisogna prendere delle decisioni e assumersi delle responsabilità. Speriamo che nel Pd sia arrivato finalmente il momento di fare chiarezza una volta per tutte.
Non si può stare con Englaro ma anche con la Binetti. Sono due mondi inconciliabili. Bisogna scegliere senza equivoci da che parte stare.
Tanto per intenderci, per come intendiamo noi il PD, la Binetti e quelli che la pensano come lei è giusto che vadano altrove. Tanto di voti non ne portano da nessuna parte, anzi ne fanno perdere e sono soltanto delle zavorre che non aiutano a fare chiarezza.
Veltroni sarà ricordato come il primo segretario del Pd, un segretario che purtroppo non è stato in grado di assumersi delle responsabilità in sintonia con il sentire del suo popolo di riferimento. Invece di prendere atto della sconfitta sarda e pretendere da segretario una svolta per il futuro del partito, ha optato invece per la comoda scelta delle dimissioni come per levarsi dalle spalle un fardello percepito come insopportabile. Onestamente bisogna anche riconoscere che non è giusto attribuire a Veltroni tutte le colpe, ma l’alibi delle correnti contrastanti dentro il partito, che non gli ha permesso di sviluppare un’azione politica per far crescere il Pd, non regge.
La sua e la nostra sconfitta è nell’assenza di una linea politica chiara e netta, riassumibile nella forma retorica del suo “non solum…sed etiam”.
Non si può essere tutto, questo giochino ingannevole lasciamolo a Berlusconi: imprenditore unto del signore ma anche contadino, datore di lavoro di stallieri mafiosi ma anche operaio, etc…
Noi dobbiamo essere partigiani della democrazia sociale, quella reale e non reality, quella che coinvolge milioni di persone nella vita di tutti i giorni alle prese con i problemi che con questa crisi rischiano di diventare drammatici.
Non si può pretendere di difendere l’interesse dei lavoratori ma anche gli interessi del capitale.
Non ci si può preoccupare del debito pubblico ma anche far finta di niente sui privilegi delle banche.
Non si può essere contro Berlusconi ma anche tacere sul tema del conflitto di interessi.
L’elenco delle inadempienze è lungo e doloroso da ricordare in questo momento, ma è fondamentale tornarci su e rilanciare delle battaglie politiche con un segretario meno american buonista è più militant battagliero, che sappia essere in sintonia con quella parte di italiani che ancora crede nei valori della Costituzione, nello Stato laico e sovrano, nel potenziamento della scuola e della sanità pubblica, nella libertà di scelta individuale, nel diritto di scegliere come vivere e come morire; quell’Italia che rifiuta l’ingerenza politica del Vaticano, la facile retorica dell'antipolitica, la concezione imprenditoriale dello stato, le ossessioni identitarie a sfondo razzista.
Un segretario che ponga come priorità la diffusione dei valori etici nelle relazioni economiche e finanziarie, che sia in grado di promuovere uno sviluppo economico eco-sostenibile e solidale nell’interesse dell’intera collettività, in opposizione al pensiero unico liberista.
Nel centro destra, dall’altra parte del Potere che appare, oggi c’è un ingannatore di serpenti, uno straordinario venditore di illusioni che è riuscito a trasformare un popolo di cittadini in un popolo di consumatori elettori. Un manipolatore della realtà che ha modificato l’etica del nostro paese nello stesso modo in cui si appresta a modificare i valori della Costituzione.
Un’anomalia che ci umilia, perché di fronte ad altre democrazie nel mondo ci rende un paese ridicolo.
L’obiettivo di una Repubblica Presidenziale old sud americana è purtroppo alla sua portata. E’ determinato, ha i mezzi per farlo e non ha di fronte un’opposizione credibile che lo possa contrastare, con tutte le conseguenze che rischiamo in termini di libertà di espressione, di diritti umani, di distruzione dello stato sociale, di distribuzione non della ricchezza ma della povertà…
Noi vogliamo credere che tutto questo si possa ancora fermare, e non crediamo che l’alternativa possa essere il "novello savonarola" Di Pietro paladino della moralità. Ma bisogna affrettarsi a ricomporre un Pd che sappia proporre un modello di società alternativo a quello del centro destra berlusconiano.
Il Pd come unica zattera di salvataggio per non morire berlusconiani.
Ai responsabili chiediamo: PARLATEVI, ASCOLTATEVI E CONFRONTATEVI LEALMENTE! PRIVILEGIATE LA COOPERAZIONE PIUTTOSTO CHE LA COMPETIZIONE. IL NOSTRO PAESE NE HA BISOGNO PIU' DEL VOSTRO ORGOGLIO, PIU' DEI VOSTRI INTERESSI PERSONALI A SOSTENERE LE VOSTRE POSIZIONI.
Noi crediamo che in momenti come questi, l'utilizzo della retorica strumentale alle "scuderie" di partito, le facili scorciatoie o le sterili e superficiali polemiche da salotto televisivo, abbiano lo stesso effetto dell'olio bollente sulla ferita e non aiutano a far capire nel profondo la realtà che si sta vivendo.
Riteniamo che il livello del dibattito su questa nuova situazione politica che si è venuta a creare dovrebbe assumere invece un profilo più alto per riuscire ad affrontare con serietà un problema più grande: la crisi economica e finanziaria che avanza e gli effetti assolutamente inediti e devastanti che possono produrre sul nostro paese, principalmente sui lavoratori, le famiglie, i precari, i disoccupati, gli studenti, gli artigiani, la piccola impresa.
In Spagna Zapatero sta dimostrando che è possibile governare bene senza rinnegare le proprie radici, confrontandosi senza piegarsi alle richieste della chiesa cattolica.
Noi vogliamo credere che anche in Italia è possibile. Un Pd che rivendica una società laica, determinata da uomini e donne solidali, liberi di essere, e non da “fedeli” religiosi intruppati che confondono il peccato con il reato, pretendendo la superiorità della legge divina alle leggi dello Stato.
E lo si può fare, se dentro il Pd, come in un moderno partito socialista-laburista, tutte le varie anime della sinistra riformista, ecologista e quelle che non antepongono l’identità marxista come limite, riescono a convivere e confrontarsi con quelle religiose progressiste che vivono l’esigenza di una ricerca spirituale, senza anteporre il “verbo” del Vaticano o di altre nomenclature religiose, al rispetto della Costituzione dello Stato italiano, laico e antifascista.
Noi ci auguriamo che si vada ad un vero congresso chiarificatore, prima si fa meglio è, per rilanciare un Pd meno coinvolto dagli umori dei salotti mondani e più attento alle istanze che arrivano dai luoghi di lavoro, dalla scuola, dall’università, dai circoli culturali, dalle sezioni, dalle case del popolo, dalle piazze.
Un Pd che sappia interpretare con indicazioni chiare e inequivocabili i bisogni degli italiani che ancora ci credono e dei tantissimi che hanno perso da anni la speranza.
DA BOLOGNA SI PUO' RICOMINCIARE
Per tutti quelli che guardano al Pd per imporre dalla periferia un immaginario di cambiamento. Per tutti quelli che guardano al prossimo sindaco di Bologna da una diversa angolazione:
Oggi più che mai Flavio Delbono sindaco!
7 commenti:
RICEVIAMO DA STEFANO E PUBBLICHIAMO
Non sono un sostenitore della Binetti, ma c'è un problema. Nella Destra sopportono tutti e tutto, nella Sinistra si spezza continuamente il capello in due. Veltroni ha tentato di tenere tutto insieme per avere più voti. Il problema rimane per il prossimo Segretario. O ci turiamo ogni tanto il naso oppure perderemo sempre. Adesso ritorneremo verso Rifondazione, benissimo, ma poi saremo daccapo: perderemo sempre più al centro.
E' la sfiga perfetta.
ciao.
stefano
Il Partito Democratico perde perchè ...
la commissione Sanità del Senato ha approvato l'adozione come testo base della proposta presentata dal Popolo della libertà. Il testo di Raffaele Calabrò è passato con 13 voti favorevoli, sei contrari e tre astenuti (i senatori del Pd Dorina Bianchi, Daniele Bosone e Claudio Gustavino). La votazione ha riproposto le divisioni interne al Partito democratico su questo delicatissimo tema. Nel Pd c'è chi, come la capogruppo in commissione Bianchi, fa "un'apertura di fiducia nei confronti del relatore", chi, come il senatore Ignazio Marino, ha già invocato il referendum su una legge che vieterebbe la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione artificiali, e chi, come la senatrice Paola Binetti, ha già lanciato la mobilitazione contro la "minaccia" del referendum.
Sindaco saggio sono d'accordo: VIA LA BINETTI E QUELLI COME LEI!
RICEVIAMO DA ALESSANDRA E PUBBLICHIAMO
Spero vivamente che gli ultimi eventi abbiano finalmente convinto le teste pensanti del PD che non si può essere tutto e che fare quasi esclusivamente dell'antiberlusconismo non paga!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mi auguro in un futuro, che spero prossimo, di poter votare finalmente per qualcuno e non sempre contro qualcuno!
Alessandra
RICEVIAMO DA PIERLUIGI E PUBBLICHIAMO
Rispondo per come mi viene,anche se non conosco le opinioni della
binetti e' vero che in italia,ancora fanno molta presa pensieri,e riflessioni delle "famose vecchiette e non solo" che fecero stravincere
,dopo la parentesi rivoluzionaria della reazione al fascismo, nel
1946/8 , almeno a mio parere, la democrazia cristiana ed altre forme
politiche minori di rireazione alla "rivoluzione partigiana"
oggi e' tutto diverso: conta piu' ,anche su autorevoli giornali come il corriere della sera uno sparato gossip su qualcuno che conta nel mondo mediale(come una valletta od un aspirante attore)che i ,o i tanti problemi della gente , dei lavoratori, che non sono piu' una classe, ne' sono uniti, ne' lottano piu', ci sono grandi problemi di crisi, di sicurezza, di impossibile integrazione con masse di naufraghi
, e con corruzione e una macchina pubblica inefficente e costosa e
lenta allora ecco perche' fanno presa le sparate della destra furba e populista demagogica
per il ritardo della sinistra su questioni rilevanti veltroni ha perso ,non perche' e' di destra o perche' insegue berlusconi,che ora impazza eccitatissimo ma perche' ha dato l'impressione, e non ha cambiato ,forse non poteva farlo in poco tempo, la mentalita' sinistrese obsoleta, ediventata inutile, dopo l'accelerazione della crisi globalizzata e la giusta paura del popolo e
dei lavoratori in difficolta'
va bene anche prodi non aveva in
effetti maggioranza,ricattato da qualcuno che ha fatto il suo gioco:
prima i "pazzi" ultrasinistri poi il faccendiere mastella la
sinistra cosi' e' inutile se lo ficchi bene in testa! la
resistenza cui mio zio partecipo' e' finita 50/60 anni fa e i giovani di oggi a 600 eu mese se ne fregano giustamente e votano anche il furbastro fini o il circo mediatico pdl sperando un ritorno dc psi anche per dispetto ai professoroni rossi che pontificano si autofinanziano
e non cambia niente, semmai potra' cambiare
pierluigi
RICEVIAMO DA FRANCESCA E PUBBLICHIAMO
Questa lettera che mi avete inviato ni sembra proprio come il pianto del coccodrillo che dopo aversi mangiato il capretto piange per pietà.
Non c' era bisogno di scomodare il povero Gramsci che ha sacrificato la sua vita in galera per non venire meno al suo ideale.
Veltroni è ben altro! Un uomo che ha tentato di rubare la storia dei noi socialisti perchè ritiene che la propria, quella del partito comunista, sia troppo indegna per lui. Uno che da una parte parla con gli operai che sono in cassa integrazione e dall'altra acquista alla figlia un appartamento a New York per farla studiare mentre i nostri figli studiano nella scuola pubblica che è diventata quello che é. Come pensavate che un uomo un leader che afferma principi di solidarietà e poi riceve per gli anni che è stato sindaco e deputato la doppia idenità, e quando scoperto dice di voler fare beneficenza. Veltroni e con lui tutti quelli che hanno illuso il popolo di potercela fare ha una colpa gravissima quella di aver consegnato l'Italia a Berlusconi che fà quello che vuole avendo una maggioranza schiacciante. Sulla storia di Beppino Englaro poi il Pd ha toccato il fondo, si è nascosto dietro la posizione di Napolitano parlando di attentao alla democrazia quando il problema era quello di sostenere, difrone alle gerarchie clericali un giusto diritto per tutti noi. Scusate dove eravate tutti voi mentre succedevano queste cose? Ad aspettare il miracolo. Che nella vita sia necessario prendere delle decisioni e accetarne le conseguenze me l'ha insegnato, quando ero piccola, mio padre macchinista delle ferrovie dello stato con le scuole dell'avviamento. Sono certa che se il Pd non avesse perso in Sardegna Veltroni non si sarebbe dimesso e tutto continuava bellamente tra ipocrisie e prese in giro di chi invece ha un'ideologia che è fatta di storie dei nostri padri e di comportamenti personali coerenti. Io sono socialista, compagna, laica, non ho mai avuto dubbi con chi schierarmi. Il padre di mia madre a Grizzana Morandi nel 1938, padre di 12 figli, fu picchiato a sangue perchè votò socialista. Io i problemi che avete voi non li ho, la mia strada è dritta come un fuso sò chi sono i mie avversari e chi sono i miei compagni. Non provo nemmeno pena per voi che anche all'ultima assemblea non siete stati in grado di decidere. Franceschini non è certo colui che potrà portare il Pd fuori da questa situazione. Manca il coraggio nessuno vuole rinunciare alle proprie posizioni di potere, gente trita e ritrita.
Io non mi assomiglio e quindi non mi piglio
RISPOSTA A FRANCESCA
Ciao Francesca,
pubblichiamo con piacere la tua opinione perchè dici alcune cose che condividiamo da sempre ma che da qualche tempo guardiamo da un altro punto di vista, perchè ci fa orrore l'idea di ritrovarci i Cazz@Loca di Berlusconi al governo della nostra città e le ronde dei fascisti e della Lega Nord per le strade della nostra città.
Noi siamo un piccolo gruppo di amici, ci conosciamo da quasi 30 anni, proveniamo tutti da famiglie di sinistra, e io che scrivo sono figlio di una contadina e di un muratore,
mia madre appena la seconda elementare, mio padre la quarta elementare, emigrato in Svizzera, Belgio, Germania all'età di 18 anni. Vent'anni lontano dalla famiglia.
Lo vedevamo solo due volte l'anno, a agosto e a Natale, da questo punto di vista non sono stato fortunato come te.
Qualcuno di noi viene dal psi prima di craxi e ancora affascinato dalla grande dignità di Riccardo Lombardi, qualcuno dal movimento del '77, qualcun altro dal partito radicale anni '70, qualcuno dal vecchio pci e ci sentiamo compagni anche noi.
E non permettiamo a nessuno (a maggior ragione a chi non sa leggere ciò che scriviamo) di venirci a fare l'esame del sangue o a darci la il bollino di qualità.
Inoltre solo uno di noi ha la tessera del Pd, qualcun altro ci sta seriamente pensando ma quasi tutti voteremo Flavio Delbono sindaco e un caro amico voterà invece Monteventi.
Detto questo, se tu avessi letto meglio la nostra riflessione avresti fatto meno confusione.
Noi eravamo in piazza per Welby, per Coscioni, per Englaro, qualcuno in questi anni si è anche sbattezzato (a proposito, se non l'hai ancora fatto ti mandiamo dei moduli)
Per quanto riguarda la storia del socialismo che ti è stata rubata, bisogna usare bene i termini e riferirsi a momenti storici precisi, altrimenti si rischia di dire delle sciocchezze.
Che Veltroni sia stato insufficiente, contradittorio, ambiguo, tutto quello che vuoi, le tue opinioni sono rispettabilissime, ma che Veltroni abbia tentato di rubare la storia a voi socialisti è una stupidaggine che non fa onore a una vera socialista.
Se proprio vogliamo dirla tutta, cara Francesca, la storia dei socialisti italiani l'ha comprata Berlusconi.
Ma poi di quali socialisti parli? Socialisti alla Craxi? Socialisti alla Formica? Socialisti alla Boselli? Socialisti alla De Michelis? Socialisti alla Stefania Craxi? Socialisti de che? Socialisti alla Cicchitto? (questo socialista p2 purtroppo era nella corrente di Lombardi)
Se proprio vogliamo fare il gioco del se, ci prestiamo anche a fare i cretini:
Se Lomabardi oggi fosse vivo, se Nenni fosse vivo, non starebbero con Berlusconi, e neanche con rifondazione, starebbero in questo centro sinistra, anche se un pò/molto incazzati.
Noi siamo abituati a fare una distizione tra comunisti e stalinisti, tu forse hai perso l'abitudine, oppure presa dalla foga hai fatto di tutta l'erba un fascio.
Cosa che i veri socialisti, quelli di sinistra alla Lombardi, alla Nenni, o i socialisti spagnoli del Poum non avrebbero mai fatto.
In Spagna gli stalinisti e i socialisti di destra hanno rubato la storia e la speranza
di una rivoluzione soprattutto agli anarchici e ai socialisti di sinistra. "Omaggio alla Catalogna" di Orwell è ancora un bel libro da leggere. Uno spaccato di vita vissuta intensamente tra guerra civile e rivoluzione, raccontata con una semplicità disarmante fuori dalla retorica e dalle ideologie.
Nel salutarti,
ribadiamo che siamo d'accordo da sempre su alcune cose che hai scritto ma che da qualche tempo guardiamo da un altro punto di vista, perchè ci fa orrore l'idea di ritrovarci i Cazz@Loca di Berlusconi al governo della nostra città, le ronde dei fascisti e della Lega nord per le strade della nostra città e Sua Emittenza Berlusconi Unico e Venerabile Presidente della Nuova Repubblica dei cittadini Italioti.
Hasta luego!
Per essere credibili nella lotta contro Berlusconi bisognerebbe evitare, per esempio, di mettere la sede di RED TV a Palazzo Grazioli...
Per raddrizzare invece la barra della laicità bisognerebbe innanzitutto smettere di "dialogare" con Casini. Purtroppo è di ieri la notizia che, oltre al PD, persino Niki Vendola (sic!) intende dialogare con l'UDC (vedi intervista sul Corriere).
Finchè i "nostri" partiti - "democratici" e/o "di sinistra" - sono questi, forse è meglio dialogare direttamente con i CITTADINI senza tessera.
Specialmente in vista delle elezioni amministrative...
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