La decisione di chiudere qui il nostro blog deriva da varie ragioni, la più importante che ci ha fatto ritenere che non vale più la pena continuare è quella di non permettere, a qualche lenza che conta, di inquinare il lavoro che nel nostro piccolo abbiamo svolto finora e di farci rimproverare di creare o alimentare, equivoci "ricattatori" sul così detto "voto utile".
Non ci hanno rimproverato invece quando apertamente di parte, senza troppe riserve, ci siamo schierati con loro sul metodo delle primarie.
Rileviamo una strana concezione della libertà di pensiero.
Chissà dove pensano di vivere...
Noi invece viviamo a Bologna tra gente normale, forse anche loro, ma noi non rappresentiamo nessun partito e nessuna associazione in gara per queste elezioni.
Siamo solo una piccolissima realtà di uomini e donne liberi/e di sinistra e viviamo con disagio come molti, oltre che i problemi della vita quotidiana, anche l'attuale situazione che caratterizza tutto lo schieramento che si propone come alternativa alle destre.
E a Bologna noi vogliamo rimanere con i piedi per terra e non con la testa fra le nuvole dell'avvenire ... del blog di Grillo, dei "valori" di Di Pietro e dei WCcivici.
Non ci hanno rimproverato invece quando apertamente di parte, senza troppe riserve, ci siamo schierati con loro sul metodo delle primarie.
Rileviamo una strana concezione della libertà di pensiero.
Chissà dove pensano di vivere...
Noi invece viviamo a Bologna tra gente normale, forse anche loro, ma noi non rappresentiamo nessun partito e nessuna associazione in gara per queste elezioni.
Siamo solo una piccolissima realtà di uomini e donne liberi/e di sinistra e viviamo con disagio come molti, oltre che i problemi della vita quotidiana, anche l'attuale situazione che caratterizza tutto lo schieramento che si propone come alternativa alle destre.
E a Bologna noi vogliamo rimanere con i piedi per terra e non con la testa fra le nuvole dell'avvenire ... del blog di Grillo, dei "valori" di Di Pietro e dei WCcivici.
Se costretti sotto tortura allora sceglieremmo senza riserve Bifo-Monteventi.
Nel post "Per gli “smemorati” del centro&sinistra" avevamo sviluppato una nostra riflessione su un dato concreto e incontestabile sul risultato elettorale del '99, quando molti elettori di sinistra hanno regalato la città a Guazzaloca e alle destre.
In quest’ultimo post, a quelle lenze che ci hanno rimproverato riconfermiamo quella riflessione, se poi qualcuno non è d’accordo, va bene lo stesso, la diversità è una ricchezza.
Nel post "Per gli “smemorati” del centro&sinistra" avevamo sviluppato una nostra riflessione su un dato concreto e incontestabile sul risultato elettorale del '99, quando molti elettori di sinistra hanno regalato la città a Guazzaloca e alle destre.
In quest’ultimo post, a quelle lenze che ci hanno rimproverato riconfermiamo quella riflessione, se poi qualcuno non è d’accordo, va bene lo stesso, la diversità è una ricchezza.
Usatela per non consegnare la città a Guazzaloca e a Berlusconi. Usatela per rivendicare dei contenuti seri da fare inserire nel programma di governo di Flavio Delbono. Punto.
Volgliamo invece chiudere il nostro blog con qualcosa di più serio che vada oltre il pollaio, un contributo di Gandhi sulla questione israeliano-palestinese.
Un dramma umanamente inconcepibile che purtroppo, dall'inizio del secolo scorso ad oggi, si sta consumando senza approdare a nessuna soluzione di pace che garantisca la vita degli innocenti di due popoli.
Quando abbiamo trovato questa riflessione di Gandhi, c'è venuto il dubbio che fosse ancora vivo e da qualche parte, in questi giorni, stesse guardando la televisione.
Il 26 gennaio 1938 Gandhi scrive :
"Ho ricevuto numerose lettere in cui mi si chiede di esprimere il mio parere sulla controversia tra arabi ed ebrei in Palestina e sulla persecuzione degli ebrei in Germania. Non e' senza esitazione che mi arrischio a dare un giudizio su problemi tanto spinosi.
Le mie simpatie vanno tutte agli ebrei. In Sud Africa sono stato in stretti rapporti con molti ebrei. Alcuni di questi sono divenuti miei intimi amici. Attraverso questi amici ho appreso molte cose sulla multisecolare persecuzione di cui gli ebrei sono stati oggetto.
[...]
Ma la simpatia che nutro per gli ebrei non mi chiude gli occhi alla giustizia. La rivendicazione degli ebrei di un territorio nazionale non mi pare giusta. A sostegno di tale rivendicazione viene invocata la Bibbia e la tenacia con cui gli ebrei hanno sempre agognato il ritorno in Palestina. Perche', come gli altri popoli della terra, gli ebrei non dovrebbero fare la loro patria del Paese dove sono nati e dove si guadagnano da vivere?
La Palestina appartiene agli arabi come l'Inghilterra appartiene agli inglesi e la Francia appartiene ai francesi. È ingiusto e disumano imporre agli arabi la presenza degli ebrei. Cio' che sta avvenendo oggi in Palestina non puo' esser giustificato da nessun principio morale. I mandati non hanno alcun valore, tranne quello conferito loro dall'ultima guerra. Sarebbe chiaramente un crimine contro l'umanita' costringere gli orgogliosi arabi a restituire in parte o interamente la Palestina agli ebrei come loro territorio nazionale. La cosa corretta e' di pretendere un trattamento giusto per gli ebrei, dovunque siano nati o si trovino. Gli ebrei nati in Francia sono francesi esattamente come sono francesi i cristiani nati in Francia. Se gli ebrei sostengono di non avere altra patria che la Palestina, sono disposti ad essere cacciati dalle altre parti del mondo in cui risiedono? Oppure vogliono una doppia patria in cui stabilirsi a loro piacimento?
[...]
Sono convinto che gli ebrei stanno agendo ingiustamente. La Palestina biblica non e' un'entita' geografica. Essa deve trovarsi nei loro cuori. Ma messo anche che essi considerino la terra di Palestina come loro patria, e' ingiusto entrare in essa facendosi scudo dei fucili . Un'azione religiosa non puo' essere compiuta con l'aiuto delle baionette e delle bombe (oltre tutto altrui). Gli ebrei possono stabilirsi in Palestina soltanto col consenso degli arabi.
[...]
Non intendo difendere gli eccessi commessi dagli arabi. Vorrei che essi avessero scelto il metodo della nonviolenza per resistere contro quella che giustamente considerano un'aggressione del loro Paese. Ma in base ai canoni universalmente accettati del giusto e dell'ingiusto, non puo' essere detto niente contro la resistenza degli arabi di fronte alle preponderanti forze avversarie."
M. K. Gandhi, Harijan, 26 gennaio 1938
(Più o meno lo stesso concetto che ha espresso Massimo D'Alema alcuni giorni fa)
Con questo ultimo post cogliamo l'occasione per salutare e ringraziare con affetto tutti quelli che ci hanno scritto dandoci consigli o opinioni diverse, a quelli invece che ci hanno regalato solo degli insulti, auguriamo una vita complicata all'insegna delle medicine... ricostituenti.
Buona vita a tutti, bianchi, rossi e verdi... Ai neri di cuore un pò meno.
Ps
Qui a seguire le letture che consigliamo per il semplice piacere di leggere e per resistere alla banalità del berlusconismo imperante e alla retorica dell'antipolitica.
Maurizio - "Noi saremo tutto" di Valerio Evangelisti e "La scomparsa di Ettore Majorana:Un affare di stato?" di Umberto Bartocci
Elena - "Sulla razza" Barak Obama e "Il sogno europeo" di Jeremy Rifkin
Domenico - "Flatlandia" di Edwin A. Abbott e "Il maestro e Margherita" di Michael Bulgakov
Massimo - "Ammazza un bastardo" di Colonel Durruti
Maria - "Il cacciatore di aquiloni" di Khaled Hosseini
Cinzia - "L'arte della gioia" di Goliarda Sapienza e "il vento contro" di Stefano Tassinari
Beppe - " Q " di Luther Blissett e "Una Fragola tra i ghiacci" di Galileo Ferraresi
Paolo - "Il coraggio del pettirosso" di Maurizio Maggiani
Raffaella - "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafon e "E' quel che è" di Erich Fried
Eugenio - "Cretini al potere" di Diego Armario
Volgliamo invece chiudere il nostro blog con qualcosa di più serio che vada oltre il pollaio, un contributo di Gandhi sulla questione israeliano-palestinese.
Un dramma umanamente inconcepibile che purtroppo, dall'inizio del secolo scorso ad oggi, si sta consumando senza approdare a nessuna soluzione di pace che garantisca la vita degli innocenti di due popoli.
Quando abbiamo trovato questa riflessione di Gandhi, c'è venuto il dubbio che fosse ancora vivo e da qualche parte, in questi giorni, stesse guardando la televisione.
Il 26 gennaio 1938 Gandhi scrive :
"Ho ricevuto numerose lettere in cui mi si chiede di esprimere il mio parere sulla controversia tra arabi ed ebrei in Palestina e sulla persecuzione degli ebrei in Germania. Non e' senza esitazione che mi arrischio a dare un giudizio su problemi tanto spinosi.
Le mie simpatie vanno tutte agli ebrei. In Sud Africa sono stato in stretti rapporti con molti ebrei. Alcuni di questi sono divenuti miei intimi amici. Attraverso questi amici ho appreso molte cose sulla multisecolare persecuzione di cui gli ebrei sono stati oggetto.
[...]
Ma la simpatia che nutro per gli ebrei non mi chiude gli occhi alla giustizia. La rivendicazione degli ebrei di un territorio nazionale non mi pare giusta. A sostegno di tale rivendicazione viene invocata la Bibbia e la tenacia con cui gli ebrei hanno sempre agognato il ritorno in Palestina. Perche', come gli altri popoli della terra, gli ebrei non dovrebbero fare la loro patria del Paese dove sono nati e dove si guadagnano da vivere?
La Palestina appartiene agli arabi come l'Inghilterra appartiene agli inglesi e la Francia appartiene ai francesi. È ingiusto e disumano imporre agli arabi la presenza degli ebrei. Cio' che sta avvenendo oggi in Palestina non puo' esser giustificato da nessun principio morale. I mandati non hanno alcun valore, tranne quello conferito loro dall'ultima guerra. Sarebbe chiaramente un crimine contro l'umanita' costringere gli orgogliosi arabi a restituire in parte o interamente la Palestina agli ebrei come loro territorio nazionale. La cosa corretta e' di pretendere un trattamento giusto per gli ebrei, dovunque siano nati o si trovino. Gli ebrei nati in Francia sono francesi esattamente come sono francesi i cristiani nati in Francia. Se gli ebrei sostengono di non avere altra patria che la Palestina, sono disposti ad essere cacciati dalle altre parti del mondo in cui risiedono? Oppure vogliono una doppia patria in cui stabilirsi a loro piacimento?
[...]
Sono convinto che gli ebrei stanno agendo ingiustamente. La Palestina biblica non e' un'entita' geografica. Essa deve trovarsi nei loro cuori. Ma messo anche che essi considerino la terra di Palestina come loro patria, e' ingiusto entrare in essa facendosi scudo dei fucili . Un'azione religiosa non puo' essere compiuta con l'aiuto delle baionette e delle bombe (oltre tutto altrui). Gli ebrei possono stabilirsi in Palestina soltanto col consenso degli arabi.
[...]
Non intendo difendere gli eccessi commessi dagli arabi. Vorrei che essi avessero scelto il metodo della nonviolenza per resistere contro quella che giustamente considerano un'aggressione del loro Paese. Ma in base ai canoni universalmente accettati del giusto e dell'ingiusto, non puo' essere detto niente contro la resistenza degli arabi di fronte alle preponderanti forze avversarie."
M. K. Gandhi, Harijan, 26 gennaio 1938
(Più o meno lo stesso concetto che ha espresso Massimo D'Alema alcuni giorni fa)
Con questo ultimo post cogliamo l'occasione per salutare e ringraziare con affetto tutti quelli che ci hanno scritto dandoci consigli o opinioni diverse, a quelli invece che ci hanno regalato solo degli insulti, auguriamo una vita complicata all'insegna delle medicine... ricostituenti.
Buona vita a tutti, bianchi, rossi e verdi... Ai neri di cuore un pò meno.
Ps
Qui a seguire le letture che consigliamo per il semplice piacere di leggere e per resistere alla banalità del berlusconismo imperante e alla retorica dell'antipolitica.
Maurizio - "Noi saremo tutto" di Valerio Evangelisti e "La scomparsa di Ettore Majorana:Un affare di stato?" di Umberto Bartocci
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Eugenio - "Cretini al potere" di Diego Armario
Angelo - "Autobiografia di Miles Davis" con Quincy Troupe
Gabriele - "Viaggio al termine della notte" di Céline
Lucia - "L'eleganza del Riccio" di Muriel Barbery
Francesco - "Memorie dell'arte bimba" di Filippo Scòzzari
Nicola - "Eresia pura: il massacro dei catari" di Adriano Petta
Gabriele - "Viaggio al termine della notte" di Céline
Lucia - "L'eleganza del Riccio" di Muriel Barbery
Francesco - "Memorie dell'arte bimba" di Filippo Scòzzari
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Il nostro è un blog assolutamente democratico, l'inserimento dei commenti non è soggetto ad una nostra preventiva visione o censura. Eliminiamo soltanto commenti che contengono offese gratuite e istigazioni alla violenza.
5 commenti:
ho seguito questo blog dall'inizio.
ho apprezzato lo stile non politichese e la freschezza degli interventi. spesso ho sorriso di gusto imparando a guardare le cose veramente da un'altro punto di vista. oggi posso dire che ho le idee più chiare rispetto a questa campagna elettorale, ho rafforzato delle certezze e ho imparato qualcosa che mi sfuggiva.
non voglio entrare nello specifico della vostra decisione di chiudere, però vi chiedo se è giusto che per un'ingrata lenza, come voi lo definite, altri e altre come me debbano rinunciare al piacere di sapere che ci siete ancora. il vostro blog è utile, prendetevi una pausa di riflessione. guardate anche voi le cose da un diverso punto di vista.
con molta simpatia. Marilena Guermandi
Ho letto sui giornali una definizione di Pasquino come Nader. Concordo e sottoscrivo.
Guazzaloca vi farà piangere!
Ringraziamo tutti quelli che ci stanno scrivendo manifestandoci simpatia e apprezzamenti.
Segnaliamo una discussione interessante che sta continuando a questo indirizzo
http://www.bolognesita.it/forum/viewtopic.php?f=9&t=90&p=223#p223
Per "Guazzaloca vi farà piangere!"
...Almeno si cambia. L’altra volta ha fatto soprattutto ridere.
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