venerdì 13 marzo 2009

Amministrative a Bologna. Bologna come Stalingrado?

In un certo senso noi crediamo di si!

Certamente ci sarà chi non è d'accordo, dirà che stiamo esagerando, dirà che evocare Stalingrado è fuori luogo, dirà che siamo comunisti... linotipisti, sadomasochisti, golfisti, feticisti, etc …
Niente di tutto questo. Noi non siamo neanche cattocomunisti, siamo ancora antifascisti irriducibili e riteniamo che il berlusconismo rappresenti una pericolosa deriva autoritaria in grado di trasformare la nostra Repubblica democratica in una tragica repubblica delle banane del Konducator
… I suoi fini sono marci fino al midollo, ridurrà l’Italia ad una pletora di zombie – perché è bravo a comunicare e ad organizzare, ma manca della cultura di base necessaria per svolgere una vera funzione politica e di governo – ma, sull’esternazione, nessuno lo batte. Potrete scrivere e blaterare ciò che vorrete: lui, farà la solita battuta cretina, s’arrufferà in ragionamenti semplici, da mercato rionale, e quel 60% d’italiani che non legge mai un libro abboccherà contento.
(C. Bertani)

E ci rode non poco l'idea di regalare Bologna al tesserato n. 1816 P2 Berlusconi e alla sua corte dei miracoli: la Lega nord, Cazzola e il furbo commerciante Guazzaloca – il più equivoco dei candidati - che sguazza allegramente tra Udc, Forza italia e Alleanza nazionale.

Perché stiamo ricordando Stalingrado?
Noi siamo fermamente convinti che la consultazione elettorale del 6-7 giugno a Bologna abbia una doppia valenza: una valenza locale e una nazionale.
La posta in gioco a Bologna per l'elezione del nuovo Sindaco non riguarderà solo la nostra città ma avrà serie conseguenze sugli equilibri futuri nello scenario politico e sociale in Italia nei prossimi anni.
Così come la resistenza di Stalingrado ha contribuito a decidere l'esito della seconda guerra mondiale, restituendo all'Europa la speranza e relegando la dittatura nazifascista nel bidone del rusco della storia, noi crediamo che a Bologna ci siano tutte le condizioni per sbarrare il passo al berlusconismo galoppante e ai suoi imitatori bolognesi. Da Bologna, la sinistra e il centrosinistra, se vogliono, sono in grado di dare un segnale forte di inversione di tendenza a tutto il paese.

Certo, le luci e le ombre di Cofferati in questi cinque anni non sono state il massimo, ma la nostra città è ancora in grado, più di altre, di prospettare un immaginario di cambiamento da contrapporre al berlusconismo, che continua ad assumere sempre più le caratteristiche di una dittatura strisciante che si insinua pericolosamente come un cancro in tutti gli aspetti della nostra vita.
I modelli di vita che impone attraverso i suoi strumenti di distrazione di massa hanno contribuito a creare in questi anni un popolo ipnotico di consumatori dipendenti - tifosi estremisti – elettori telecomandati.
La manipolazione quotidiana della realtà è così evidente, spudorata, e solo chi - a destra come a sinistra - non vuol vedere, si arrabatta ancora a cercare pretesti liberisti o a spaccare il capello in quattro... + il resto di quattro... + 44 quattro gatti in fila per due con il resto di 9... e intanto Berlusca il Konducator in Italia dilaga, e a Bologna Cazz@Loca (Cazzola Guazzaloca: l’imbroglio a due teste del centro destra made in Arcore ) continua senza ritegno a prendere in giro i bolognesi con la presunta “civicità”: una pericolosa e tragica commedia, una spudorata furbizia che appartiene più all’arte di recitare che a una seria competizione elettorale.

A Bologna Berlusconi sta giocando una partita elettorale strategica: giorni fa sua emittenza ha tiepidamente incoronato (non ancora ufficialmente) Cazzola come il suo cavallo candidato, ma altre lobby del centro destra continuano ancora a cinguettare con Guazzaloca. Giorgio è un ottimo jolly all'occorrenza, da buon commerciante si trova a suo agio con ogni tipologia di cliente. E’ stato molto bravo a incassare 400.000 euro all’anno all’Antitrust a Roma e sa benissimo come si fa a incassare altri onOri a Bologna.

Come abbiamo già scritto in precedenza sul nostro blog, per Berlusca ogni test elettorale è “cosa sua”, i candidati devono recitare l’unico ruolo che sua maestà di Arcore sa concedere: il ruolo di comparse. Uno come lui non permetterà a nessuno, né tanto meno a Cazz@Loca di rubargli la scena all’Election Day del prossimo giugno a Bologna.
Per Berlusca sfondare a Bologna significa poter scorrazzare con arroganza, aggressività, intolleranza ed esibizionismo, senza freni inibitori a suo piacimento nei prossimi anni in tutti i campi: etica, economia, istruzione, istituzioni, energia, etc, etc, fino ai confini più intimi dei nostri sogni.
Per Berlusca vincere a Bologna significa non doversi confrontare più con nessuno, legittimato ancora di più a stravolgere a suo uso e consumo la Costituzione e accreditarsi definitivamente nella sua corsa verso il Quirinale e incoronarsi imperatore.
L’obiettivo di una Repubblica Presidenziale old sud americana è purtroppo alla sua portata. E passa inevitabilmente per Bologna.
E’ determinato, ha i mezzi per farlo, con tutte le conseguenze che rischiamo in termini di libertà di espressione, di diritti umani, di distruzione dello stato sociale, di distribuzione non della ricchezza ma della povertà…

Se Berlusca è arrivato a tanto, gli errori, le contraddizioni, le ipocrisie della sinistra e del centro sinistra sono innegabili, sono tante. Ma crediamo anche che per il centro&sinistra sia arrivato il momento, con questa crisi di sistema, di fermarsi un attimo per riflettere senza pregiudizi settari e/o intolleranze ideologiche su quel poco che unisce.
Provare a conciliare realismo ed idealismo su obiettivi anche minimi ma condivisi, come i valori della Resistenza e della Costituzione, dell'Antirazzismo, dell’Ecologia e dell’Economia sociale; e da qui ripartire per ricominciare a confrontarsi su ciò che divide, per affrontare con i piedi per terra, la sfida di costruire per Bologna un programma di governo più solidale da contrapporre alla prevedibile rapina liberista di Cazz@Loca in Berlusconi.

Bologna ha bisogno di un Sindaco saggio che ponga come priorità la diffusione dei valori etici nelle relazioni amministrative, economiche e finanziarie; che sia in grado di promuovere uno sviluppo economico eco-sostenibile e solidale nell’interesse dell’intera collettività; che salvaguardi quell’impronta comunitaria che ha fatto la storia della nostra città per poter guardare al futuro con qualche speranza in più.
E’ così difficile sviluppare un metodo basato sulla separazione tra giudizi di fatto e giudizi di valore, nel tentativo di trovare nuove vie che rendano l'azione politica più aderente alle esigenze reali dei cittadini?

Perché non provarci a Bologna per le prossime amministrative?

Amministrative 2009: Bologna come Stalingrado!

6 commenti:

SINDACO SAGGIO ha detto...

RICEVIAMO DA MAURO B. e volentieri pubblichiamo

Una metafora azzeccatissima vista l’attuale situazine del PD e gli episodi di cannibalismo e perdita assoluta di ogni regola di civilltà avvenuta durante la tragica battaglia di Stalingrado

Bologna non sarà una Stalingrado ma purtroppo un ennesima Caporetto (tanto per usare citazioni di battaglie storiche) con la soluzione finale delle Europee, li finiranno i giochi e potremo mettere mano ai calendari cancellando 2009 e segnando 1 – Primo anno della nuova era Mediaset o come la chiameranno i copy dello spiconano.

SINDACO SAGGIO ha detto...

RICEVIAMO DA CLAUDIO A. e volentieri pubblichiamo

cosa intendi per saggio? dalla definizione dipendono molte cose ...
da iscritto al PD mi viene da dire : la saggezza è non rappresentare bologna come stalingrado accerchiata dai barbari, anche perchè, diciamocelo in coscienza : cofferati vi sembra abbia amministrato bene?

meglio dire cosa vogliamo per bologna uscendo dal generico : ecologia si, ma come (si al civis, no al civis, si alla metropolitana, no alla metropolitana); solidarietà come (il mito della bologna solidale è da rivedere, per ricostruire una bologna realmente solidale ...); economia si, ma come (quale vocazione sviluppare per la bologna di domani).

caro saggio, costruiamo assieme pensiero su questo ...
spero molto in del bono.

ciao,
claudio

Anonimo ha detto...

Vaaaaaaaaaaiiiiiiiiiii sindaco!!!!!!! resistere, resistere, resistere, a bologna non passeranno.

Mileno ha detto...

Per sindaco saggio

Ritengo determinante una vittoria a sindaco di Bologna di Flavio Delbono.
Da quando in Italia è iniziata la stagione degli anni '90 il sistema politico ha avuto molti cambiamanti ma non siamo ancora arrivati ad una svolta completa.
Negli ultimi anni, con la nascita del Pd, un grosso e importante passo è stato fatto ma con il susseguirsi di eventi non fortunati per la costituzione di un partito, vedi vittoria di Prodi e elezioni anticipate, hanno portato a grossi benefici per lo schieramento avverso.
Il progetto ha portato ad una profonda riflessione nella politica italiana del centro sinistra che pero non si è ancora arrivati alla soluzione. L'identita del PD. Questo ha portato a infausti risultati dall'abruzzo alla sardegna.
Le destre prendono spazio elettorale e noi non facciamo altro che indietreggiare ad ogni loro sussulto. Pero in questi giorni con l'ingresso del nuovo segretario si puo cambiare rotta e rafforzare il partito.
PER QUESTO BOLOGNA è UNA STALINGRADO. Un messaggio che le forze dipinte di nero si possono fermare, ovviamente ci vuole una forte strategia e compatezza. Il periodo è propizio bisognera solo avere coscienza di cio che si rischia.

SINDACO SAGGIO ha detto...

CI FA MOLTO PIACERE RICEVERE DALLA UIL DI BOLOGNA UNA MAIL che volentieri pubblichiamo

Ci scusiamo fin da subito per le nostre risposte sintetiche ma dobbiamo leggerne oltre 200 al giorno e rispondere.
Penso che molte delle sue osservazioni siano giuste e il parallelismo con Stalingrado sia giusta .
Noi voteremo Del bono!!!!
cordiali saluti
Laura Simoncelli
Fabio Cassese
Federica Lualdi
Carmine Massari

Anonimo ha detto...

Ho ancora un po di confusione nella testa, un mese fa ero orientato verso l'astensione ma mi rendo conto che le destre sommate al qualunquismo sono in grado di fare danni irreparabili alla città di Bologna, so per certo che non voterò Cazzola, non voterò Guazza e Pasquino non mi ispira nessuna svolta. Deciderò l'ultima settimana ma Delbono deve prospettare una vera politica di sostegno a disoccupati e precari, una priorità per votarlo. Maurizio