mercoledì 3 giugno 2009

FLAVIO DELBONO SINDACO SAGGIO A BOLOGNA

Siamo giunti finalmente alla conclusione di questa lunga e difficile campagna elettorale.
Eravamo partiti per dire la nostra sulle primarie criticando la scelta del metodo adottato, senza però mai perdere di vista l'importanza di continuare ad avere una coalizione di centrosinistra al governo della nostra città.

Nei primi mesi di attività del blog avevamo incrociato nel nostro cammino il prof Pasquino, al quale non avevamo fatto mancare la nostra simpatia, ma nel corso di questa campagna elettorale ci ha profondamente delusi. Riconosciamo che ha avuto un passato onorevole, ma le posizioni presuntuose, equivoche e vendicative, con le quali ha caratterizzato la sua campagna elettorale ci fanno guardare al suo presente con una noia infinita.

Pensavamo che potesse rappresentare una posizione critica ma utile al centro sinistra per quell'elettorato deluso da Cofferati orientato all'astensione, ha dimostrato invece che la sua preoccupazione non è la destra da contrastare, al contrario, la sua preoccupazione è stata unicamente contrastare il Pd fino ad augurarsi il suo sfascio.

Siamo consapevoli di non essere dei sottili intenditori di politica come lui e facciamo fatica a capire le elaborazioni alchemiche di uno stagionato politologo: “Non voglio perda il Pd, ma i suoi dirigenti sì”.

Caro professore, per noi people è inaccettabile che un vecchio politico di sinistra come lei si auguri lo sfascio del Pd a Bologna; per noi il suo augurio equivale a spalancare le porte al fetido berlusconismo di Cazzola e a tutto il ciarpame che si porta dietro.

Noi siamo ancora fermamente convinti che la consultazione elettorale del 6-7 giugno a Bologna abbia una doppia valenza, troppo importante per lasciarla ai personalismi di Pasquino: una valenza locale e una nazionale.
La posta in gioco a Bologna per l'elezione del nuovo Sindaco non riguarderà solo la nostra città ma avrà serie conseguenze sugli equilibri futuri nello scenario politico e sociale in Italia nei prossimi anni.
Noi crediamo che a Bologna ci siano tutte le condizioni per sbarrare il passo al berlusconismo galoppante e ai suoi imitatori bolognesi. Da Bologna, la sinistra e il centrosinistra, se vogliono, sono in grado di dare un segnale forte di inversione di tendenza e di speranza a tutto il Paese.
Certo, le luci e le ombre di questi cinque anni di Cofferati non sono state il massimo, ma la nostra città è ancora in grado, più di altre, di prospettare un immaginario di cambiamento da contrapporre al berlusconismo, che continua ad assumere sempre più le caratteristiche di una dittatura strisciante che si insinua pericolosamente come un cancro in tutti gli aspetti della nostra vita.

Per il Papi Berlusca da Casoria, sfondare a Bologna significa poter scorrazzare a suo piacimento con arroganza, aggressività, intolleranza ed esibizionismo, nei prossimi anni in tutti i campi: etica, istituzioni, informazione, economia, istruzione, sanità, energia, etc, etc, fino ai confini più intimi dei nostri sogni.
Per il Papi Berlusca da Casoria, vincere a Bologna significa non doversi confrontare più con nessuno, legittimato ancora di più a stravolgere a suo uso e consumo la Costituzione e accreditarsi definitivamente nella sua corsa verso il Quirinale e incoronarsi imperatore della sua repubblica personale.
L’obiettivo di una Repubblica Presidenziale old sud americana è purtroppo alla sua portata. E passa inevitabilmente per Bologna.
E’ determinato, ha i mezzi per farlo, con tutte le conseguenze che rischiamo in termini di libertà di espressione, di diritti umani, di distruzione dello stato sociale, di distribuzione non della ricchezza ma della povertà…

Se Berlusca è arrivato a tanto, gli errori della sinistra e del centro sinistra sono innegabili e hanno contribuito a determinare questa situazione. Ma crediamo anche che per il centro&sinistra sia arrivato il momento, con questa crisi di sistema e di valori, di fermarsi un attimo per riflettere senza pregiudizi settari e/o intolleranze ideologiche su quel poco che ci unisce.
Provare a conciliare realismo ed idealismo su obiettivi anche minimi ma condivisi, come i valori della Resistenza e della Costituzione, dell'Antirazzismo, dell’Ecologia e dell’Economia sociale; e da qui ripartire per ricominciare a confrontarsi su ciò che ci divide, per affrontare con i piedi per terra, la sfida di costruire per Bologna un programma di governo più solidale da contrapporre alla prevedibile rapina liberista di Cazzola e Guazzaloca.

Bologna ha bisogno di un Sindaco saggio - e Flavio Delbono ha tutte le caratteristiche per esserlo - che ponga come priorità la diffusione dei valori etici nelle relazioni amministrative, economiche e finanziarie; che sia in grado di promuovere uno sviluppo economico eco-sostenibile e solidale nell’interesse dell’intera collettività; che salvaguardi quell’impronta comunitaria che ha fatto la storia della nostra città per poter guardare al futuro con qualche speranza in più.

E’ così difficile sviluppare un metodo basato sulla separazione tra giudizi di fatto e giudizi di valore, nel tentativo di trovare nuove vie che rendano l'azione politica più aderente alle esigenze reali dei cittadini?

Perché non provarci a Bologna per le prossime amministrative?

Noi ci auguriamo FLAVIO DELBONO SINDACO DI CENTROSINISTRA PER BOLOGNA


Ps

Un appello a quanti nutrono ancora dei dubbi sul centrosinistra e sono orientati a non andare a votare: fate almeno uno sforzo "romantico", fate in modo che un simbolo storico della sinistra italiana VERDI -IL SOLE CHE RIDE (finalmente libero da Pecoraro Scanio) non sparisca e possa continuare ad esistere.




5 commenti:

Anonimo ha detto...

Comunque mi auguro ancora che Pasquino si ravveda da certe posizioni contro Delbono che non mi hanno fatto piacere ascoltare.
Cavina A.

okbama ha detto...

concordo con l'opinione di sindacosaggio su pasquino, anch'io l'avevo seguito con interesse all'inizio ma è stato una delusione.
avevo anche chiesto al suo comitato di cancellarmi dalla loro mailing list ma continuano ancora a mandarmi le loro mail. non li capisco proprio.

SINDACO SAGGIO ha detto...

CHI CRITICA PASQUINO VIENE DEFINITO FASCISTA DAL SUO SEGRETARIO LA LENZA.

Solo perchè abbiamo osato criticare (educatamente) il prof Pasquino, il suo segretario Riccardo Lenzi ci ha definiti fascisti (?).

Quì a seguire riportiamo lo scambio email tra Lenzi e SindacoSaggio.

LENZI- Vedo: siete talmente annoiati che ne parlate e ne scrivete.
Quanto vi pagano per annoiarvi?

un Saluto (a) Romano...

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SindacoSaggio - Egregio la Lenza lei è un cialtrone.
Abbiamo smesso di parlare e di scrivere del suo capo da mesi, come lei sa bene.
A differenza di lei, noi non siamo in cerca di un padrone, siamo
LIBERI, la storia del nostro blog lo dimostra.

Cara la Lenza, ritorni a cuccia e vada in pace.

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LENZI - L'unico cialtrone è il vostro amico Cofferati: http://tv.repubblica.it/copertina/cofferati-non-mi-ricandido/24988?video

Voi invece siete semplicemente FASCISTI, degni dei vostri padroncini.
La storia del vostro blog (e il vostro nascondervi vigliaccamente dietro una sigla, ridicola) lo dimostra....

State sereni

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E' EVIDENTE CHE IL RAGAZZO LA LENZA E' UN PO' SOTTO STRESS, GLI SFUGGE O NON VUOLE RICORDARE CHE CON I NOSTRI NOMI ABBIAMO FIRMATO LA CANDIDATURA DI PASQUINO ALLE PRIMARIE. ALLORA ERAVAMO BRAVI, OGGI CHE SOSTENIAMO IL CENTROSINISTRA DI DELBONO SIAMO FASCISTI.
HANNO UNA STRANA CONCEZIONE DEL DIRITTO DI CRITICA. BUONO A SAPERSI.PRENDIAMO ATTO CHE UNA GRANDE CONFUSIONE REGNA SOTTO IL CIELO DI PASQUINO - LA LENZA.

francesco ha detto...

rimango esterrefatto con la violenza delle affermazioni di tal genere. non sono un amante del buonismo ma non penso che sia onesto attribbuire l'appellativo fascista solo a chi è contro la propria opinione.
penso che bologna domenica sera sapra chi è veramente pasquino e sopratutto spero che capisca qual'è stata la sua operazione, invece di adularlo.
Mi domando io quando pasquino ha detto "pero costa una campagna elettorale?" come aveva fatto a fare senatore ed europarlamentare?? con i soldi dei militanti volontari che hanno creduto in lui... spero non lo facciano piu...meglio che va all'estero il caro prof

Anonimo ha detto...

esilarante scambio e-mail dal quale si evince che i pasquiniani possono dire ciò che vogliono e gli altri devono tacere