martedì 24 febbraio 2009

Per il diritto alla libertà di cura

Non si può stare con Beppino Englaro ma anche con la Binetti ma anche con Marino ma anche con Rutelli.

Ci sono due mondi inconciliabili. Bisogna scegliere senza equivoci da che parte stare. E le "mediazioni" di Rutelli - che gioca a fare la vittima - ci fanno pena.

Due idee fisse non possono esistere contemporaneamente nel campo morale, come nel campo fisico due corpi non possono occupare il medesimo spazio.
(Aleksàndr Sergeevic Puškin)

RICEVIAMO DA IGNAZIO MARINO
l'appello per il diritto alla libertà di cura sul sito
http://www.appellotestamentobiologico.it/
ha già raggiunto quasi 100.000 firme!

Rispettiamo l'Articolo 32 della Costituzione

Il Parlamento, con molti anni di ritardo e sull'onda emotiva legata alla drammatica vicenda di Eluana Englaro, si prepara a discutere e votare una legge sul testamento biologico.
Dopo quasi 15 anni di discussioni, chiediamo che il Parlamento approvi questo importantissimo provvedimento che riguarda la vita di ciascun cittadino.
Il Parlamento, dove siedono i rappresentanti del popolo, deve infatti tenere conto dell'orientamento generale degli italiani.
Rivendichiamo l'indipendenza dei cittadini nella scelta delle terapie, come scritto nella Costituzione.

Rivendichiamo tale diritto per tutte le persone, per coloro che possono parlare e decidere, e anche per chi ha perso l'integrità intellettiva e non può più comunicare, ma ha lasciato precise indicazioni sulle proprie volontà.
Chiediamo che la legge sul testamento biologico rispetti il diritto di ogni persona a poter scegliere.
Chiediamo una legge che dia a chi lo vuole, e solo a chi lo vuole, la possibilità di indicare, quando si è pienamente consapevoli e informati, le terapie alle quali si vuole essere sottoposti, così come quelle che si intendono rifiutare, se un giorno si perderà la coscienza e con essa la possibilità di esprimersi.

Chiediamo una legge che anche nel nostro Paese dia le giuste regole in questa materia, ma rifiutiamo che una qualunque terapia o trattamento medico siano imposti dallo Stato contro la volontà espressa del cittadino.
Vogliamo una legge che confermi il diritto alla salute ma non il dovere alle terapie.
Vogliamo una legge di libertà, che confermi ciò che è indicato nella Costituzione.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

gianalberto.vezzoli

Il percorso "politico-spirituale" di Rutelli, da radicale doc, ad ambientalista , a neofita teodem, ne fa un vero democristiano della peggior specie: quella dei Dorotei. Perché lui, con gli altri della stessa risma, non se ne vanno con Casini? Ci sarebbe maggior chiarezza, e loro stessi diventerebbero quasi più credibili. Tutti gli altri discorsi (mediazione, pari dignità, e simili) non sono che amenità intese a cercar di nascondere -male- un brutto gioco allo sfascio. Brutalmente: cosa gliene torna, da chi prendono gli ordini, chi li tiene a libro paga?

Anonimo ha detto...

Qualcuno mi spieghi quale contributo ha mai dato Rutelli al PD, a parte fargli perdere le elezioni a Roma.
Rutelli, dopo aver cambiato tutte le casacche disponibili in parlamento, e' tanto affezionato al PD da volerci restare anche se non condivide nessuno dei principi ispiratori del partito?
Anche se il 90% almeno degli elettori non ne possono piu' delle sue sparate?
Se lui, la Binetti e tutte le altre talebane in tailleur sono costantemente in disaccordo con TUTTE le posizioni del partito, perche' insistono a volerci restare?
Spirito missionario? I fanatici religiosi sono pericolosi... lo abbiamo visto in tutti i secoli,
compreso questo